La spiritualità è una dimensione istintiva in ogni essere umano, capace di preparare la persona ad affrontare ciò che vi è d’incerto nella vita, soprattutto in concomitanza con malattie gravi. Questa dimensione assume delle caratteristiche particolari e in ambito infermieristico viene posta particolare attenzione sull’impatto che la stessa può avere rispetto alle cure prestate, fungendo così da supporto sia per il paziente che per il curante.

Vi sono diversi modelli di presa in carico e un percorso spirituale naturale che evolve secondo tappe riconoscibili. La persona può avere la necessità di una spiritualità e i curanti sono interpellati nel cercare di dare risposte alle domande esistenziali espresse.

La spiritualità nel fine vita è uno strumento di cura essenziale, una responsabilità del “nursing” che permette di accogliere i bisogni della persona in procinto di morire, gestendo le sue emozioni, restituendo un senso al suo essere nel mondo e preservandone la dignità. Con la formazione continua del personale si vuole approfondire alcune attitudini relazionali e includere la dimensione spirituale come atto di cura alla co-creazione di un percorso di accettazione e accompagnamento nell’interazione fra curante e curato.